Obbiettivo principe del colloquio psicologico è la ricerca del benessere personale e/o il superamento di un periodo particolarmente stressante.
La persona, la coppia o la famiglia viene accolta all'interno dello studio di psicologia che si offre come foglio bianco, contenitore attivo, modulatore. Un personale spazio di espressione, comprensione e condivisione.
Non è possibile descrivere e definire con certezza di cosa una persona possa avere bisogno per riacquistare una serena percezione di sé, un soddisfacente senso alla propria vita e una consapevole volontà quanto piuttosto il tanto agognato "controllo".
Il lavoro psicologico prevede l'incontro tra un professionista Psicologo e un professionista di Se stesso (persona o sistema famiglia). Si incontrano le conoscenze derivanti da studi ed esperienza lavorativa, pratica di vita e storia personale, il proprio modello del mondo e la personalità di ognuno.
La mente umana (quale insieme delle funzioni superiori del cervello) si protegge da eccessive richieste o da esperienze troppo intense quanto piuttosto dalla mancanza di stimoli, attivando meccanismi di difesa che coinvolgono la psiche. I meccanismi di difesa sono funzioni fondamentali per l'adattamento, per operare quell'indispensabile compromesso fra pulsione, passione, desiderio e morale culturale. Però, non sempre: se esposti a eventi eccessivamente traumatici, se sottoposti a lungo a piccole e costanti pressioni quotidiane, a seguito di delusioni, rinunce, solitudine, cambiamenti incontrollabili o inattesi, cercando di difendersi, la psiche crea muri che rendono la vita un'esperienza opprimente, che attivano percorsi neuronali invalidanti, ripetitivi, ansiogeni, paradossali.
L'incontro con uno Psicologo innesca un processo di cambiamento e crescita reciproca che rendere competenti e consapevoli delle proprie possibilità e responsabilità.
Parte la costruzione di un nuovo progetto esistenziale libero da condizionamenti e pregiudizi, verso una consapevole percezione di Sé. Viene approfondita la conoscenza di Sé stessi, si apprezza l'ascoltarsi e il fidarsi delle proprie attitudini. Si trae il meglio dal rispettarsi e amarsi. Nessuno ci conosce meglio di noi stessi, lo Psicologo unge i meccanismi, crea la possibilità di espandersi, superare, comprendere, accettare, evolvere.
Facendo riferimento all'approccio Sistemico Relazionale, "sintomi e disagio sono il risultato di un intersecarsi complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione". Da questi elementi inizia il percorso conoscitivo e di cambiamento.
Lo Psicologo, oltre che dell'accoglienza e dell'ascolto, all'occorrenza si avvale di specifiche tecniche che consentono di indagare le relazioni attuali e passate, di sciogliere nodi dolorosi o smontare giochi ricorsivi.
Tra le tecniche, anche l'Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR). L'EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti. È un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato, efficace nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l'ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze. La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni. Numerosi studi neurofisiologici hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR.
Dall'esperienza clinica, iniziata nel 2008 c/o la USL5 di Pisa e in attivo ad oggi c/o lo Studio associato di consulenza e sostegno psicologico Synopsis, mi sono accorta che spesso l'ostacolo più importante da superare riguarda il pregiudizio delle persone rispetto il fatto di "andare dallo psicologo". Se pensi di andare da uno psicologo, "hai sicuramente dei grossi problemi di salute mentale che semplicemente riceveranno un nome; sarà un percorso lungo e oneroso; rimane sempre comunque incerto l'esito anzi, probabilmente peggiorerai la tua situazione".
Vorrei smentire tutto questo e sottolineare quanto sia lontano dalla realtà. Chiedere aiuto, essere consapevoli della presenza di un disagio, riconoscere un periodo come difficile da affrontare... sono azioni che, contrariamente a quanto riportato sopra, segnano già l'inizio del percorso di cura.
Prendersi cura di se stessi, volersi bene, è un gesto che va premiato non criticato. La durata del percorso non è predefinita. Le motivazioni posso vertere su un sintomo, un disagio, un evento traumatico, una dipendenza, mal d'essere generico o necessità/desiderio di capire e conoscersi.
Rivolgersi a uno psicologo non ha dirette conseguenze legali negative in caso di interferenze legali (divorzi, affidi, ecc).
Il corso di formazione sulle tecniche di Ascolto Attivo (2010) mi ha insegnato l'importanza di accettare il prossimo "così com'è". Non esistono persone buone, cattive, facili o difficili... esistono persone che hanno intrapreso un cammino e effettuato determinate scelte in relazione a quello che hanno vissuto e alle personali propensioni. Non giudicare, non sminuire, non consigliare e non paragonare aprono le porte a milioni di altre possibilità che ci rendono realmente agenti positivi di cambiamento.
Grazie alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia (2013-2016) ho appreso numerose tecniche utili ad indagare le modalità relazioni tra persone, coppie, familiari. Ho avuto la possibilità e la fortuna di confrontarmi con miei colleghi e di capire l'importanza dell'aggiornamento e dello scambio. Ho intrapreso un personale percorso di crescita e sostegno che mi ha permesso di provare e sentire sulla mia pelle quello che sperimenta una persona che si rivolge a uno psicologo, quali e quanto potenti possono essere i bisogni e le richieste, le aspettative e l'impegno.
Frequento ancora la Scuola di Specializzazione per la supervisione dei casi in corso e come responsabile organizzativo della Commissione Scientifica della SIPR
Il lavoro come CTU - Consulente Tecnico di Parte (dal 2013) mi ha dato modo di indagare sulle dinamiche che caratterizzano i complessi percorsi di separazione, soprattutto in presenza di figli; l'importanza dell'accompagnamento della coppia in crisi e della particolare attenzione da rivolgere a tutti i componenti della famiglia.
La formazione e il lavoro come Arte-terapeuta (dal 2009) mi ha insegnato che la passione per un'arte, la fantasia intrinseca alla stessa e la voglia di creare e plasmare, innescano meccanismi sorprendentemente positivi e non programmabili né prevedibili a priori.
Grazie al mio impegno nel sociale (dal 2007) e soprattutto nella pratica della progettazione, ho intuito quanto siano importanti le relazioni e la tessitura di una rete formale e informale di supporto, sostegno, aiuto. Il lavoro presso le associazioni di volontariato, la collaborazione con i servizi per la salute mentale e la disabilità, mi ha fatto comprendere l'importanza del dare rilievo al potenziale delle persone. Concentrarsi e valorizzare il positivo attiva nuovi percorsi, apre l'orizzonte a nuove strade.
I percorsi di Sostegno psicologico a persone con disabilità (dal 2010) garantiscono l'allentamento delle tensioni che spesso coinvolgono tutta la famiglia. Una reale percezione di sé o del congiunto disabile, nuove modalità relazionali e l'attivazione delle potenzialità della persona. Lo smorzamento delle ansie per il futuro e il potenziamento dell'autonomia. Fondamentale il reale ridimensionamento del progetto di vita.
Dal 2012: Referente per la Consulta del Tavolo Disabilità e Mobilità terzo settore SdS zona pisana; Amministratore di sostegno per il Tribunale di Pisa.
Dal 2011 al 2013: Referente per inserimenti lavorativi con Centro per l'impiego di Pisa; Tutor minori per inserimento sociale e sconto pena con il Tribunale di Firenze; formazione e affiancamento SC (HOLP); riabilitazione psicosociale e inserimenti lavorativi utenti SERT di Pisa; perizie per certificazione invalidità civile.
Dal 2009 al 2013: ideazione, progettazione, messa in atto e coordinamento di un progetto per la riabilitazione psico-sociale di persone con disabilità intellettiva e psichiatrica. Organico composto da sei operatori e sessanta utenti (dai 17 ai 60 anni, con disturbi di personalità, DI, DP, disturbi da dipendenza di sostanze, disturbi del comportamento, disagio sociale).
Ricevo su appuntamento:
Tel. 328.01...328.0106225 - Mail tramite il modulo a fondo pagina.
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2023 - Consulente Sessuologo
2021 - Presidente della Società italiana di Psicoterapia Relazionale.
2020 - Terapeuta EMDR.
2017 – Psicoterapeuta Sistemico Relazionale con lode.
2007 - Psicologo: Laurea Magistrale in Psicologia indirizzo Psicologia clinica e di comunità c/o l'Università degli Studi di Palermo.
2012 - Amministratore di Sostegno per il Tribunale di Pisa (Regione Toscana, Firenze).
2008 - Progettista sociale: formazione di base, trasversale e tecnico-professionale per la creazione di micro-imprese (Regione Toscana, Pisa).
2008 - Arteterapeuta: formazione in "Comunicazione interculturale attraverso il teatro di Boal": tecniche gestione oppressioni di tipo psicologico (Associazione Giolli, Livorno).
2007 - Diagnosta: formazione per MMPI-2 e CBA 2.0 somministrazione di test per la psicodiagnosi (PerFormat di Pisa).
2005 - Psicologo del Lavoro: formazione sulla Selezione del Personale. Metodi, Tecniche, Strumenti (Università degli Studi di Palermo).
Iscritta dal 2009 all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della Toscana al n. 5432.
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Sentiti libero di chiedere alla Dott.ssa Chiara Di Vanni quello che desideri: un appuntamento, una consultazione o semplicemente la risposta ad una domanda. Scrivi tranquillamente, questo è un contatto iniziale.
NOTA
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I professionisti sono qui per aiutare le persone con il proprio lavoro, questo non è un luogo di aiuto tesi, bibliografie o pubblicità di qualsiasi tipo.
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