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Articolo di psicologia: «Depressione e mania»

Disturbi dell’Umore

Articolo pubblicato il 1 Giugno 2012.
L'articolo "Disturbi dell’Umore" tratta di: Disturbi dell'Umore.

Per umore intendiamo una tonalità di base dell'affettività, costante nel tempo e relativamente indipendente dagli eventi. Tale modalità di sentire e sentirsi nel mondo ha interessato l'uomo fin dall'antichità.
Il termine stesso, umore, deriva dal latino umere (essere umido).
All'epoca del medico greco Ippocrate (a cui i Medici ancora oggi prestano giuramento) si riteneva l'umore alla stregua di un liquido, la cui composizione variava a seconda di come le quattro sostanze - ovvero sangue, flemma, bile nera e gialla - andassero a combinarsi tra loro.

In base alle disarmonie che venivano a costituirsi, prendevano vita i vari disturbi dell'umore che, ancora oggi, sono vissuti come esperienze fuori dal nostro controllo, come se dipendessero esclusivamente da un malfunzionamento corporeo.
Ci sentiamo in preda a un'esperienza emotiva che subiamo, senza possibilità di sentirci veramente partecipi e consapevoli di quanto accade.
Sia che si manifesti nella cupa tristezza della depressione, sia nel vigore traboccante e assurdo della mania, mantiene il suo carattere di perdita di stabilità interiore.

Se si tratta di Depressione, la malinconia e la spossatezza occupano la maggior parte del tempo. In concomitanza assistiamo al venir meno dell'interesse per la vita, per le occupazioni quotidiane e lavorative; anche l'alimentazione e il sonno diventano problematici. Viene meno la considerazione per se stessi e ci si sente colpevoli del disagio che esprimiamo.
La Depressione può derivare da avvenimenti luttuosi o tristi, oppure risulta nascere “dal di dentro”, ma senza alcuna ragione apparente.

Opposta alla Depressione risulta essere la Mania.
In questa condizione si gode di un irragionevole sentimento di grandiosità e sicurezza. Il grado di incoscienza e irresponsabilità dei propri atti può portare a compiere scelte dannose, in quanto sembra venir meno la capacità di comprenderne i limiti, i rischi e le fattibilità reali.

Quando si attraversa una fase maniacale si è in preda a una esagerata euforia e non si avverte l'assurdità del proprio comportamento.
La problematicità può essere avvertita dall'esterno, in quanto la persona mossa dall'euforia maniacale è soggetta a intraprendere più impegni, più argomenti, senza però riuscire a portarne a compimento nessuno, se non in maniera approssimativa e confusa.

Queste alterazioni dell'umore possono presentarsi singolarmente come episodi depressivi o maniacali, oppure combinarsi tra di loro, in vario grado e distribuiti su tempi di durata variabile, dando vita a disturbi bipolari e misti. Chiaramente tali alterazioni possono anche essere indotte dall'uso di sostanze oppure da gravi patologie organiche. Ma nella clinica, per lo più, incontriamo situazioni in cui l’origine del disagio è di natura psichica.

La crisi affettiva, slegata dalla nostra capacità di pensarla in maniera costruttiva, si esprime essenzialmente sul piano fisico.
Possiamo sentirci abbattuti, senza forze, spregevoli ed inetti oppure forti, capaci, ebbri di sicurezza e incuranti di ogni pericolo o difficoltà.
Queste due contrapposte modalità di sentire la vita sono entrambe accomunate dalla difficoltà a intenderne le ragioni. Nonostante la loro apparente estraneità, parlano di qualcosa che ci appartiene ma ancora non conosciamo.

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