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Dott.ssa Carmen Di Grazia
Amore: paura di amare e terapia familiare, Cesena (FC)

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Quando l'amore spaventa: la Philofobia

Articolo pubblicato il 11 Novembre 2014.
L'articolo "Quando l'amore spaventa: la Philofobia" tratta di: Relazioni, Amore e Vita di Coppia, Fobie e Terapia Familiare.

Una vecchia canzone di Lucio Battisti recita:

"Aver paura di innamorarsi troppo,
non disarmarsi per non sciupare tutto,
non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore che io non so più sopportare
".
("Aver paura di innamorarsi troppo", Lucio Battisti)

Che cos'è l'amore?
Non è forse un sentimento fuori dal controllo che, per certi versi, non può esser domato ma dal quale ci lasciamo trasportare?
Innamorarsi è sicuramente un'esperienza unica e per fortuna anche ripetibile, che porta con sé un'ondata di emozioni, uno stato di euforia e un'incredibile energia che difficilmente si riesce a mascherare.

Ma c'è chi ha paura di amare, paura di innamorarsi, e preferisce evitare, spesso inconsciamente, un possibile coinvolgimento emotivo perché vissuto come un intenso disagio.

Il termine philofobia indica questa paura eccessiva e apparentemente ingiustificata di amare, che compromette fortemente la relazione amorosa. Si tratta di una fobia vera e propria, dove la risposta ansiosa fa da capostipite di fronte allo stimolo fobico. Questa paura incontrollata rispetto ai legami affettivi crea un forte disagio nella persona philofobica, che cerca in tutti i modi di mettere in atto tutta una serie di strategie e difese per ridurla, rinunciando ad amare per non soffrire.

La ricerca di relazioni impossibili o non impegnative ne è un esempio.
Tanto più vi è la possibilità di instaurare un rapporto stabile, tanto più il philofobico manifesta tutta una serie di sintomi ansiosi.

In alcuni casi può assumere la forma di un disturbo d'ansia vero e proprio: agitazione, tachicardia, sudorazione eccessiva, nausea, insonnia, talvolta difficoltà respiratoria e in alcuni casi anche forme depressive.
Se ci pensiamo bene, quando entriamo in relazione con l'altro, quando ci innamoriamo, l'altro inizialmente viene idealizzato e sembra incarnare la perfezione: i pensieri sono interamente dominati dalla sua figura, tutto ruota intorno all'altra persona.

Solo nel momento in cui i due partner sono disposti ad aprirsi affettivamente l'uno all'altro si creano le premesse per la costruzione di un rapporto duraturo e intimo e la relazione diventa più intensa e i partner iniziano scoprirsi a vicenda: si mostrando le proprie debolezze e difetti.

Innamorarsi, amare l'altro comporta anche il rischio di affidarsi all'altro. Non sempre il philofobico è disposto a correre questo rischio, in questo caso sceglie la via più semplice: la fuga. Se evita di amare non corre nessun rischio, in quanto non deve mettersi in gioco, in questo modo evita di soffrire se eventualmente la storia dovesse finire.
Il philofobico ha paura: paura di perdere il controllo, di esporsi troppo, di essere abbandonato.

Possibili cause della Philofobia

Se ci chiediamo quali possono essere le cause della paura d'amare, ci si rende conto che possono essere le più varie.
Da un punto di vista psicologico, alla base di questa forma di fobia vi è l'incertezza interiore di meritare di essere amati.

Chi è stato ferito in passato.
Chi è stato abbandonato/rifiutato dal partner, teme di legarsi troppo perché ha timore di un'ulteriore abbandono.

Chi ha paura di perdere il controllo.
Vi sono dei casi in cui il philofobico ha paura che un'intimità eccessiva possa portare a una perdita di controllo e quindi sente il bisogno di fuggire dal rapporto per preservare il proprio .

Chi è insicuro.
Tra le cause di questa paura di amare vi è generalmente alla base un'insicurezza affettiva. A volte una persona preferisce non entrare in relazione, ma mantenersi in superficie, temendo che esporsi troppo possa essere doloroso. Spesso si tratta di persone con una bassa autostima.

Chi ha avuto un rapporto difficile coi genitori.
Spesso infatti i genitori del philofobico sono stati probabilmente critici ed esigenti. Emerge da numerosi studi come fondamentale sia il tipo di rapporto genitori e figli in quanto, in base al tipo di rapporto si creano le premesse attraverso le quali il bambino, una volta adulto, ripropone schemi relazionali sperimentati nella relazione con figure significative.

In parte sono anche il frutto del particolare tipo di esperienza a cui ci sottopone una società come la nostra, dove vi è poco spazio per dedicare tempo all'altro e dare ascolto ai propri sentimenti.
Cosa fare allora quando una relazione d'amore spaventa?

La fuga sicuramente non aiuta, anzi paradossalmente alimenta la paura. Quello che mi sento di dire è che bisogna correre il rischio di vivere giorno dopo giorno la nuova storia, senza trarre subito delle conclusioni negative, ma aprirsi affettivamente all'altro.
Creare all'interno della relazione di coppia uno spazio dove poter liberamente esternare il proprio sentire, le proprie emozioni.

Spesso si possono provare delle paure o sentimenti contrastanti all'interno della relazione che non vengono espressi al partner, perché pensiamo che l'altro non possa comprenderli. Penso che aprirsi al partner esprimendo anche questi timori sia importante, al fine di promuovere una maggiore intimità e comprensione del compagno/a.

Come vincere la Philofobia

Fortunatamente è possibile affrontare la philofobia e vivere pienamente una storia d'amore.

Per prima cosa è fondamentale riconoscere questa paura.
A volte succede infatti, che per il timore di instaurare una relazione intima, il philofobico metta in atto i comportamenti più vari: evitamento, chiusura in sé, disinteresse che - sebbene apparentemente funzionali nel ridurre l'ansia che la relazione può generare - in realtà a lungo andare possono portare a un profondo disagio interiore. Credo che un primo passo da fare sia riconoscere la propria paura, darle un nome.

Il passo successivo sarà quello di chiedere aiuto.
Affidarsi a uno Psicoterapeuta permette di trovare le cause che hanno fatto nascere questa paura e dato origine a questo blocco emotivo.

Attraverso la Psicoterapia a orientamento Sistemico-Relazionale è possibile aiutare la persona philofobica a riappropriarsi di quelle risorse interne, necessarie per superare gli ostacoli, fare luce dentro di sé e poter amare senza paura.

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