Articolo pubblicato il 26 Febbraio 2018.
L'articolo "Il potere della positività" tratta di: Pensiero Positivo.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Mariagrazia Parigi.
Un giorno mi fece visita una signora. Era stata da me qualche anno prima per fare alcuni incontri. In seguito alla morte del marito era caduta in uno stato di intensa malinconia, ma dopo poche sedute aveva dovuto andare a vivere in una città lontana e non avevo più avuto sue notizie.
Ora invece me la ritrovavo davanti, completamente mutata, con uno sguardo sereno, contento. Mi disse che aveva trovato un altro compagno ed era felice, ma ciò che l'aveva completamente ristabilita era stato "rendersi conto di quanto fosse stata fortunata nella vita".
Era cresciuta in una famiglia numerosa, senza padre, ma con una madre allegra, positiva, piena di grinta e voglia di vivere; nonostante i problemi quotidiani da affrontare, aveva fatto da padre e da madre ai suoi figli in una maniera straordinaria, seminando in loro la fiducia in sé stessi, quella fiducia che solo un genitore sa dare: convincendoli di essere pieni di valore e potenzialità.
Così, nonostante la povertà e l'assenza del padre, un senso di ottimismo li aveva costantemente supportati. La madre aveva dovuto fare i lavori più umili e pesanti per poter mantenere la famiglia, ma non aveva mai fatto pesare su nessuno le sue fatiche, le sue preoccupazioni.
Molte erano le persone che li commiseravano, ma loro quasi non capivano quelle parole. Infatti la signora mi disse di ricordare quegli anni come tra i più belli e speciali della sua vita ed ora comprendeva quanto anche la madre fosse stata contenta della sua famiglia, della sua esistenza, nonostante tutto quello che le era capitato, e l'aveva sempre espresso apertamente: "Ragazzi, siete la luce della mia vita, e ne vado fiera!".
La signora ne comprendeva ora il senso, ora ch'era anziana, ma che, grazie a quelle parole, aveva potuto vivere l'esistenza con la stessa gioia della madre. Quindi, mi disse, lo doveva a lei, al suo esempio, se tante volte, e soprattutto dopo la perdita del marito, aveva trovato una gran grinta dentro di sé, e con essa la voglia di vivere ancora con gusto l'esistenza.
Un ricordo su tutti le balzava davanti agli occhi, in maniera emblematica: aveva dieci anni ed erano stati sfrattati dalla loro casa per andare a vivere in un'abitazione ben più misera, piccola e in periferia; un senso di disperazione aveva pervaso tutti, ma la madre era riuscita a convincerli a mettere a posto quell'edificio fatiscente; la loro forza numerica e la loro creatività fecero riaffiorare una casetta dignitosa e di tutto rispetto; la vicinanza ai prati e al verde, inoltre, rese la situazione piena di spazi e opportunità. E ben presto la serenità tornò a risplendere nei loro cuori. Crebbero così, poveri ma sereni, e con tante idee da concretizzare.
Quindi la signora mi salutò e mi lasciò l'ennesima conferma della bellezza della positività, del potere della sua espressione, della forza della sua creatività.