Articolo pubblicato il 8 Febbraio 2024.
L'articolo "Il sintomo psicosomatico. Quando la malattia ha un'origine psicologica" tratta di: Disturbi Somatoformi e Psicosomatica.
La Psicosomatica è quella disciplina che si colloca a metà strada fra la medicina e la psicologia. Il suo assunto di base è che "i fenomeni somatici e i fenomeni psicologici sono due diversi aspetti della stessa realtà. Il corpo e la mente sono funzionalmente identici: quello che succede nella mente si riflette nel corpo, e quello che succede nel corpo ha effetto anche sulla psiche. Ne deriva che "mente e corpo si influenzano reciprocamente, sempre, anche se l'individuo non ne è consapevole".
La psicosomatica nasce concettualmente circa 2500 anni fa, e precisamente con il filosofo Anassagora che, tra il 500 e il 428 a.C. introdusse la distinzione tra i due elementi "soma" e "psiche". Tale dualismo fu mantenuto da Platone (427-347 a.C.), ripreso ed elaborato da Aristotele (384-322 a.C.) secondo il quale "l'anima (o psiche) conferisce la forma al corpo".
In seguito, a partire dal XVI secolo, vi fu la tendenza a considerare soma e psiche due elementi distinti ma appartenenti a un unicum chiamato "persona". Nel XIX secolo il positivismo e il materialismo, il neopositivismo nelle sue diverse forme e derivazioni, hanno messo tutti nuovamente l'accento su questi due aspetti dell'essere umano.
Il termine "psicosomatica" viene poi introdotto per la prima volta nel 1818 dallo psichiatra Heinroth, col quale la visione dell'essere umano si sposta da un ambito filosofico ad un ambito prettamente medico: con Heinroth vengono gettate le basi per una modalità di interpretazione delle malattie secondo una visione più completa e più moderna.
Tuttavia il termine "psicosomatica" non compare nelle opere dei grandi medici di XIX secolo, sebbene in molti di loro il concetto fosse già presente.
Venne poi l'epoca in cui s'impose il fascino delle grandi scoperte fisico-chimiche e batteriologiche: quella dei trionfi dell'anatomia patologica e della microbiologia nella seconda metà del XIX secolo, e della fisiologia e patologia nel XX. Se è vero che l'esperienza clinica aveva obbligato i medici a fare attenzione ai fattori emozionali e alle condizioni di vita del malato, è pur vero che tali aspetti rimasero sostanzialmente estranei alla sfera scientifica, poiché in realtà si riteneva che tali fattori fossero difficilmente apprezzabili in mancanza di una metodologia atta alla loro rilevazione.
Ne consegue che durante i primi decenni del secolo scorso tali problemi furono oggetto di studio solo da parte di gruppi scientificamente marginali, quella schiera iniziale di medici che, grazie a Sigmund Freud, cominciavano a occuparsi di Psicoanalisi.
Infatti, nel 1913 Federn presentò un caso di asma alla Società psicoanalitica di Vienna e nel 1923 Freud si dichiarava consapevole dell'esistenza, nelle malattie, di fattori psicogeni.
Proseguiamo ora con un'esposizione dei principali modelli interpretativi della psicosomatica elaborati a partire dalla psicoanalisi di Freud fino ai nostri giorni.
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