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Articolo di psicologia: «Amore, bassa autostima ed insicurezza»

Amare senza Amarsi

Articolo pubblicato il 2 Maggio 2011.
L'articolo "Amare senza Amarsi" tratta di: Autostima, Relazioni e Amore e Vita di Coppia.
Articolo scritto dal Centro Studi di Psicologia Applicata Pisa.

"Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire".
(Robin Norwood)

«Perchè non mi chiama? Perchè non vuole impegnarsi in una storia seria? Perchè mi risponde sempre male? Perchè non è disponibile? Perchè se dice di volermi bene poi non si fa vivo per giorni?».
Spesso ho occasione di ascoltare amiche e clienti che si chiedono perchè il loro compagno non dimostra il giusto interesse, impegno, amore, dichiarando di aver fatto di tutto per assecondarlo e per potergli piacere.

E se invece ci chiedessimo: «Perchè se non mi piace il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento mi adatto, pensando che se sarò abbastanza attraente, affettuosa, disponibile allora lui cambierà per amor mio?». Perchè ci prodighiamo nel capire di che cosa ha bisogno il partner e cosa possiamo fare noi per cambiarlo; perdendo di vista i nostri sentimenti, i nostri bisogni ignorati, i nostri dolori?

Per alcune persone amare significa diventare dipendenti, annullarsi come persona, sottomettersi, rinunciare ai propri bisogni e desideri per paura di perdere l'oggetto d'amore. Tali persone manifestano insicurezza nelle proprie capacità e risorse, e spesso la paura di essere abbandonate le porta ad accontentarsi di storie insoddisfacenti. Dedicarsi così tanto all'altra persona alcune volte è un mezzo per non affrontare dei nodi irrisolti, per dimenticare il proprio dolore, per non sentire il senso di vuoto, solitudine, tristezza, paura e rabbia. Così le relazioni sentimentali diventano come una droga, una dipendenza di cui sembra di non poter più fare a meno.

Spesso le persone non sanno chi sono, non si conoscono profondamente, non riuscendo a prendersi cura di se stessi, poichè non cercano dentro di sé le risorse per riempire il vuoto che sentono, non trovano la forza di essere piacevolmente ed autenticamente se stesse, con la fiducia di poter essere amate per quello che sono.

Il senso di insicurezza e bassa autostima portano molte persone a rimanere disperatamente attaccate al partner da cui sono dipendenti, diventando permissivi, prendendosi eccessivamente cura del partner nella speranza di non essere lasciati o di essere un giorno ricambiati, accettando passivamente soprusi, umiliazioni, maltrattamenti.

Il campanello di allarme per capire quando stiamo amando troppo il partner e troppo poco se stessi è quando sentiamo di non essere più felici, come dice Robin Norwood:

  • quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo;
  • quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo;
  • quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.

Amare se stessi, riconoscere le proprie risorse, dare valore ai propri pensieri e dare voce ai propri bisogni è prerequisito essenziale per poter amare un'altra persona, la base necessaria per instaurare una relazione matura e autentica.

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