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Articolo di psicologia: «Fumo: come smettere»

Sai la novità? Non sono più obbligato a fumare!

Articolo pubblicato il 6 Giugno 2013.
L'articolo "Sai la novità? Non sono più obbligato a fumare!" tratta di: Crescita personale, Le Dipendenze e Smettere di Fumare.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Benedetta Marino.

Quante volte svegliandovi al mattino avete desiderato essere un non fumatore?
Nessuno decide realmente di essere un fumatore per tutta la vita.
Eppure, per quanto si resista o meno dall'accendersi una sigaretta, prima o poi si impugnerà l'accendino e si ripartirà con il solito circolo vizioso: una, due, tre sigarette, quando ancora si riescono a contarle. Ma dietro a questo "brutto vizio" (e i fumatori lo sanno che è proprio brutto!) c'è di più.

I fumatori affermano di fumare perché: «Mi aiuta a calmare lo stress», «Mi rilassa», «Mi permette di concentrarmi sul lavoro», «Mi piace il suo sapore» o ancora «La sigaretta mi fa sentire più sicuro».
Qualunque sia la situazione in cui si troverà il fumatore riuscirà sempre a trovare le sue buone ragioni per giustificare il filo di fumo che esce dalla sua bocca, senza rendersi conto che a volte le sue spiegazioni risulteranno contraddittorie.

Pensiamo a esempio a chi dice di fumare per affrontare situazioni stressanti e più tardi, sul divano di casa, quella stessa persona sostiene di accendersi una sigaretta per rilassarsi. Ragioniamo: stress e rilassamento sono due condizioni completamente opposte e le sigarette sono sempre le stesse. Allora le sigarette hanno il potere magico di farci provare stati così diversi pure rimanendo sempre identiche?

Partiamo dalle origini. In genere le prime sigarette, anche se hanno un sapore disgustoso e ci fanno tossire, vengono fumate durante l'adolescenza. Alcuni giovani sostengono che: «La sigaretta ti fa figo», «Ti fa sentire grande e importante», «Tutti i miei amici fumano».
Poi però si cresce, si diventa adulti e tutti questi pensieri dovrebbero essere ormai lontani, ma nonostante questo si continua a fumare. Perché?
Siamo diventati dipendenti dal tabacco e in particolare dalla nicotina.

Essere dipendenti significa che la sostanza da cui non possiamo fare a meno viene usata non più solo per godere degli effetti desiderati («Allevia lo stress e la noia», «È un sostegno», ecc.), ma anche per evitare i disturbi legati alla sua mancanza. Appena si aspirano i primi tiri sembra che la tensione che si stava provando poco fa sia sparita e così la sigaretta si prenderà il merito di aver alleviato quei fastidiosi sintomi, ma non si assumerà mai la responsabilità di aver creato per prima quella spiacevole sensazione data dall'impossibilità di fumare. Diventa così impensabile per il fumatore immaginare di vivere senza la sigaretta ed è convinto che senza di essa vivrebbe un evento traumatico dolorosissimo.

In realtà pochi fumatori sanno che i sintomi d'astinenza da fumo sono così lievi da essere quasi impercettibili. Riflettiamo, ad esempio, su quante ore si trascorrono senza fumare mentre si dorme, eppure non ci si sveglia nel cuore della notte con un dolore fisico che ci impone di dover fumare.
Ma allora se si riesce ad astenersi dal fumo per tutto questo tempo, che cos'è che rende così difficile dire addio alle sigarette? La paura.
Si ha così tanta paura di stare male che si immagina e si teme di non potercela fare a smettere, tanto da non provare nemmeno a mettersi in gioco.

Per arrivare a decidere di smettere e poi raggiungere questo importante traguardo è importante diventare consapevoli delle componenti psicologiche collegate alle sigarette e come queste riescono ad avere un ruolo importante nelle diverse situazioni.
Ma da soli non sempre è facile uscire dalla trappola della nicotina.
Per questo è necessario un aiuto professionale e personalizzato.

Nel trattamento psicoterapeutico integrato per la disassuefazione dal fumo - 6/8 sedute - in genere il terapeuta accompagna la persona fino ad abbandonare il vizio del fumo, lasciando decidere a lei quando sente di poter rinunciare al supporto del terapeuta.
È un percorso di Crescita personale, che permette di diventare consapevoli del perché fumiamo, delle proprie debolezze e fragilità, per sviluppare e accrescere le proprie risorse psicologiche.

Questa psicoterapia breve si rivolge a tutte le fumatrici e i fumatori che indipendentemente dall’età, dalla quantità di sigarette consumate, dal numero di anni di dipendenza dalla nicotina, vogliono tornare a vivere liberi dal fumo.
Le persone che partecipano a programmi per smettere di fumare e di cura e prevenzione del tabagismo, quando vincono la loro dipendenza, ritrovano un duplice guadagno, in salute e in denaro, ma soprattutto riscoprono la propria forza di volontà e nuove risorse psicologiche.

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