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Articolo di psicologia: «Soffrire per amore»

Le sofferenze e le gioie di amore

Articolo pubblicato il 26 Luglio 2013.
L'articolo "Le sofferenze e le gioie di amore" tratta di: Relazioni e Amore e Vita di Coppia.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Elena Dacrema.

"Resistere, resistere, resistere. Respirare, respirare, respirare.
Deglutire, deglutire, deglutire. Stringere i pugni, sempre più forte, sempre più forte... [...] Basta dormirci sopra. Per un dolore piccolo, una notte, per un dolore medio, tre, poi non si può quantificare, ognuno reagisce a suo modo. L'importante è resistere, respirare, deglutire, stringere i pugni, sorridere, meravigliarsi di se stessi. Quando scopri che sai fare anche quello, che anche quello ti riesce: resisti, resisti, continua a resistere. Passerà.
E tutto ricomincia: la notte vai a dormire, il giorno dopo ti svegli.
Esisti perché resisti. Resisti anche alla voglia di dire che non sei riuscito a dormire. Come dicevamo, come dicono tutti, come dirai anche tu, passerà
".
(Lina Sotis, "Libretto di risparmio. Ricominciamo da zero", Rizzoli, 2012)
Una prospettiva breve strategica

Leggendo questo passaggio di Lina Sotis che si riferisce probabilmente in senso lato alla sofferenza, al dolore e alla resistenza di fronte a questa sensazione, mi è venuto subito in mente un collegamento con le sofferenze in amore. «L'amore è il più sublime tra gli autoinganni», ognuno di noi ha una credenza interiore che ci dice come dovrebbe essere l'amore e la relazione con il nostro partner. Quando questa convinzione non viene soddisfatta - ma viene contraddetta da quello che sperimentiamo con l'altro - se la persona non sa gestire la "delusione" che la realtà non sia corrispondente al proprio ideale si crea una dissonanza e, o l'autoinganno in cui vivevamo si modifica in senso funzionale o si irrigidisce e può provocare sofferenze o rotture tra i partner.

Quando si verifica un evento che mina l'equilibrio della coppia - il partner non è come pensavo che fosse - la persona può mettere in atto diverse possibili "tentate soluzioni": si può aspettare che la situazione cambi (il "Resistere" del passaggio della Sotis), rinunciare (aspettare a volte può essere una rinuncia) o combattere per ristabilire la credenza iniziale.

Le tentate soluzioni sono un costrutto basilare dell'approccio strategico alla terapia: sono quelle soluzioni messe in atto dal soggetto e dalle persone intorno a lui per risolvere un problema, che - se non funzionano - finiscono per complicare il problema stesso (Watzlawick, Nardone, 1997).
Dopo l'incredulità - non avrei mai pensato che ciò accadesse - la persona si trova alle prese con un dolore inevitabile: il dolore della disillusione.
Quindi, un nuovo e funzionale equilibrio con il partner può venirsi a costituire se la persona, uomo o donna che sia, riesce a modificare l'idea di partner ideale che aveva all'inizio e ad accettarla attivamente.

Ci sono ovviamente casi molto brutti in cui la situazione è diversa da quanto ho descritto: situazioni di violenze fisiche o psicologiche evidenti, in cui sembra che i torti subiti dalla persona non siano mai sufficienti per rompere la credenza iniziale e per un cambiamento di vita.
In questi casi è come se la persona non potesse fare a meno del proprio "tiranno" perché ne è dipendente.

Coppie che funzionano. A parte questo dipinto a tinte un po' fosche dell'amore ci sono anche relazioni che funzionano.
Sono le coppie in cui possiamo trovare alcuni ingredienti fondamentali:

  • il fatto di tenere sempre vivo e acceso il desiderio l'uno dell'altro;
  • la complicità ovvero avere progetti comuni e vivere in modo complice lo stare insieme, divertirsi insieme e nello stesso tempo rispettare gli spazi di autonomia dell'altro;
  • un terzo ingrediente è il fatto che il rapporto è esclusivo, anche se ci sono relazioni di amicizia con altre persone il partner è sempre il partner e si impedisce che altri, quali la famiglia d'origine, si intromettano nella coppia.

Insomma... non sempre l'amore fa soffrire!
A volte riusciamo a trovare proprio la persona che nello stesso tempo ci travolge e ci protegge.

"Amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è più? Una follia segreta, un'acritudine che ti mozza il fiato, una dolcezza che ti tira su".
(Shakespeare, "Romeo e Giulietta")
Per approfondire
  • "Psicopatologia della vita amorosa", Muriana E., Verbitz T., Edizioni Ponte alle Grazie, Milano, 2010
  • "Terapia Breve Strategica", Watzlawick P., Nardone G., Raffaello Cortina Editore, Milano, 1997

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