Articolo pubblicato il 18 Novembre 2013.
L'articolo "Il bisogno, la domanda, il desiderio e l'anoressia" tratta di: Anoressia.
Articolo scritto dal Dott. Juri Messieri.
Jaques Lacan (psichiatra, psicoanalista e filosofo francese) fa riferimento alle categorie di bisogno, domanda e desiderio per inquadrare la dimensione del soggetto umano.
Il bisogno definisce uno stato di urgenza, di pressione fisiologica.
È animato dall'istinto, appartiene ad una specie, ed il suo soddisfacimento implica un'azione specifica, fissata geneticamente e rivolta verso un oggetto. Così il bisogno alimentare si estingue provvisoriamente solo con l'azione specifica dello sfamarsi attraverso il consumo del cibo.
Come per Sigmund Freud (neurologo e psicoanalista austriaco) anche per Lacan il bisogno deve, nel campo delle relazioni umane, articolarsi in una domanda per essere soddisfatto. Ad esempio il bambino, perché possa soddisfare i propri bisogni alimentari, è necessario che si rivolga all'Altro.
La domanda è una sorta di strettoia in cui il bisogno è obbligato a passare.
In questo senso, la domanda precisa la dipendenza del soggetto dal campo dell'Altro. Essa è articolazione, attraverso il significante, del bisogno come messaggio rivolto all'Altro, come appello all'Altro.
Diversa è la struttura del desiderio.
Se il desiderio è irriducibile al bisogno, esso è tuttavia irriducibile anche alla domanda. Il desiderio non è la domanda, ma è «al di là della domanda» (Lacan). O meglio, è una sorta di residuo interno alla domanda.
Il fondo della domanda è il desiderio.
Nella domanda rivolta all'Altro materno il bambino non domanda solamente di essere soddisfatto nei suoi bisogni, ma ne domanda la presenza. Domanda di essere amato, desiderato dall'Altro, poiché il desiderio dell'Altro è proprio ciò che - al di là della soddisfazione della domanda - particolarizza il bambino, lo fa sentire unico per l'Altro, insostituibile. Ed è proprio questo che il bambino in fondo domanda: che gli si doni la sua particolarità.
Il desiderio dunque non si esaurisce in nessuna domanda specifica; perché il desiderio non è desiderio di qualcosa, ma desiderio del desiderio dell'Altro. Più che legato ad una soddisfazione, è legato ad una mancanza, giustamente precisata da Lacan non come mancanza contingente di qualcosa ma come mancanza strutturale, come «mancanza a essere».
Per Lacan la figura clinica che meglio illumina la differenziazione strutturale tra bisogno, domanda e desiderio è l'anoressia mentale.
L'anoressica infatti sceglie il niente, decide di mangiare niente, perché in questo modo reagisce ad un Altro materno che ha confuso il desiderio con il bisogno e alla domanda del bambino sa solo rispondere con il cibo.
Per scollare nuovamente il desiderio dal bisogno, l'anoressica deve allora negarsi come persona che ha bisogno di qualcosa. La sua scelta del niente punta infatti a preservare il desiderio, sacrificando per questo la soddisfazione dei suoi bisogni.