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Articolo di psicologia: «Crescita Personale e Autoefficacia»

Raggiungere i propri obiettivi: impegno, volontà, dedizione

Articolo pubblicato il 2 Novembre 2015.
L'articolo "Raggiungere i propri obiettivi: impegno, volontà, dedizione" tratta di: Crescita personale.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Valentina Penati.

"La volontà deve essere più forte del talento".

Queste poche e semplici parole, ma stracolme di significato, appartengono a Marco Belinelli, cestista italiano, ora affermato NBA (da National Basketball Association).
La storia sportiva di Marco si esprime in maniera eccezionale attraverso questa frase, che incarna ciò che troppo di frequente dimentichiamo.

Il valore dell'impegno, della volontà e della dedizione troppo spesso viene messo in secondo piano. A volte sembra che tutto sia dovuto.
Non siamo più disposti a tollerare l'attesa, a mettere in campo la pazienza e l'impegno, forse perché è tutto incredibilmente accessibile.

Vale dunque la pena ricordarci che nessuno ci regala nulla, tutto va conquistato. In qualsiasi ambito della vita, e a qualsiasi età.
E pure se siamo estremamente dotati, queste qualità vanno coltivate giorno per giorno. Quante volte vediamo giovani atleti, ma anche studenti e poi lavoratori, possedere degli enormi potenziali che però rimangono inespressi per pigrizia, noia o disimpegno? Nessuno ci regala nulla, dicevamo.

Quello che vogliamo - successo, felicità, soddisfazione - dobbiamo andarcelo a prendere. Non si tratta di obiettivi, che sì certo devono essere ben chiari nella nostra mente.
Ma si tratta prima di tutto del processo, del percorso che si sceglie di intraprendere per arrivare a quella cosa che tanto si desidera.
E in questo viaggio possiamo avere tutto il talento del mondo ma, se non lo coltiviamo, non lo raffiniamo e non gli permettiamo di crescere, allora sarà solo talento sprecato.

I compagni di viaggio nel cammino che ciascuno di noi intraprende verso i propri obiettivi portano il nome di volontà, motivazione e impegno.
Perché ciascuno di noi possa perseguire i propri scopi, quale che sia l'ambito, dobbiamo spostare il focus sul processo, dividendo l'obiettivo in sotto parti, in micro obiettivi il cui raggiungimento ci dia forza e continuità e ci permetta di gettare le basi per proseguire nello sforzo.

Quando ci concentriamo su un obiettivo molto grande e vediamo che i risultati non arrivano, ci demotiviamo, rimaniamo frustrati e non ci spieghiamo perché - visto il nostro talento - non raggiungiamo immediatamente quello che desideriamo.
Semplicemente perché non funziona così.
Perché il percorso è fatto a tappe e ogni tappa che raggiungiamo ci permette di verificare se stiamo facendo buon uso dei nostri talenti, certamente unici, certamente straordinari, ma che da soli non bastano.

Ciò che ciascuno di noi può fare è spingere l'acceleratore sulla volontà e sull'impegno, in ogni singolo momento che ci separa dal nostro obiettivo. Questo ci permetterà di godere del processo, di viverlo e di farlo nostro.
E quando raggiungeremo l'obiettivo, avrà un sapore particolare, perché ci apparterrà davvero, perché riassumerà in sé ogni singolo istante in cui abbiamo lavorato per il suo raggiungimento.

La storia di Belinelli è di grande ispirazione in questo.
Non ha mai mollato anche di fronte alle difficoltà e alle critiche. Ed è riuscito a raggiungere il suo obiettivo perché ha coltivato giorno dopo giorno il suo talento, perché ha avuto voglia di farcela e probabilmente si è tolto dalla mente quel risultato finale tanto ambito, piuttosto concentrandosi su ogni singolo tiro al canestro, tiro dopo tiro, punto dopo punto.

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