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Articolo di psicologia: «Sessualità, violenza e relazioni»

Violenza sugli uomini e riflessioni sugli stereotipi di genere

Articolo pubblicato il 2 Marzo 2015.
L'articolo "Violenza sugli uomini e riflessioni sugli stereotipi di genere" tratta di: Relazioni, Amore e Vita di Coppia, Sesso e Sessualità e Violenza sessuale: molestie sessuali.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Serena Vallana.

Negli ultimi anni, l'attenzione sul frequente e grave fenomeno della violenza sulle donne è aumentata, grazie a ricerche e interventi a questo rivolti. Anche la politica ha finalmente preso posizione a riguardo, sebbene i passi da fare siano ancora molti. È però soprattutto la percezione sociale del problema a essersi modificata.

Eventi estremi come il femminicidio hanno giustamente un risalto mediatico rilevante, ma anche altre forme di violenza fisica, sessuale e psicologica sulle donne sono sempre più unanimemente e ufficialmente condannate. Considerati i dati di cui disponiamo - e ancor più quelli sommersi - è evidente però che ancora molto lavoro sarà necessario per affrontare efficacemente il problema e cambiare profondamente la cultura rispetto alla violenza sulle donne.

Violenza delle donne contro gli uomini

Un problema altamente sottovalutato, se non del tutto ignorato, è il fenomeno contrario: la violenza delle donne contro gli uomini.
Se partiamo dalla definizione di "violenza" proposta da Straus e Gelles (1988), possiamo forse iniziare a capire perché questo argomento sia ancora così poco considerato.

La violenza per gli autori: «... è piuttosto un concetto politico.
Violenza è essenzialmente ciascun atto che viene considerato deviante o pericoloso da un gruppo sufficientemente ampio o con sufficiente potere politico per sostenere una determinata definizione
». Ciò implica che - perché un fenomeno venga identificato come violento - è necessario un contesto culturale e sociale che lo riconosca, lo sancisca e lo condanni.

Non siamo a oggi abituati a considerare gli uomini come vittime, né forse gli uomini stessi hanno una rappresentazione del maschile che consenta di ammettere una posizione di debolezza.
Se accade di vedere in televisione, nei film o anche nella realtà, una scena in cui un uomo dà uno schiaffo a una donna ciò viene immediatamente riconosciuto come un atto violento.

Anche la denigrazione o la limitazione della libertà femminile sono riconosciute, giustamente, come illegittime.
Ma una donna che dà uno schiaffo a un uomo o che lo critica apertamente, anche con disprezzo, suscitano ironia, comprensione o comunque sono azioni ritenute meno gravi e dannose.

Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile

In Italia è stato fatto un solo studio a riguardo: "Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile" (Macrì et al., 2012).
I risultati sono sorprendenti.
Gli autori hanno sottoposto a un gruppo di 1.058 uomini volontari maggiorenni una versione modificata del questionario ISTAT per lo studio della violenza sulle donne. Le modifiche hanno riguardato le domande non adatte al campione, come la violenza durante la gestazione.

Lo strumento ha di per sé alcuni limiti, come gli autori stessi sottolineano, limiti che per altro riguardano anche il questionario sottoposto alle donne, e che tende probabilmente a sovrastimare il fenomeno1.

Inoltre è da evidenziare come il campione che decide di rispondere al questionario sia di per sé formato in misura maggiore da uomini che ritengono di aver subito violenza, mentre gli altri probabilmente hanno meno interesse a partecipare alla ricerca.
Nonostante questo i dati sono molto interessanti.

Le aree indagate sono state quelle della violenza fisica, della violenza sessuale, della violenza psicologica ed economica e degli atti persecutori.

Tipi di violenza sugli uomini

Violenza fisica
Rispetto alla violenza fisica, il 63,1% degli intervistati dichiara di aver subito minacce e una percentuale superiore al 50% afferma di aver subito effettivamente un'aggressione sotto forma di graffi, morsi, capelli strappati, lanci di oggetti, ma anche calci e pugni, ritenute azioni prevalentemente maschili.

Violenza sessuale
Per ciò che riguarda la violenza sessuale, così difficile da immaginare rivolta a un uomo, si rileva che il comportamento più frequentemente subito è l'interruzione del rapporto senza apparenti motivi, cosa che fa sentire l'uomo mortificato, non desiderato, umiliato.
Più del 30% degli uomini riferisce, inoltre, di essere stato disprezzato o deriso per un difetto sessuale o per non essere stato in grado di soddisfare la partner. Altre forme di violenza considerate sono quelle relative all'essere obbligati a pratiche sessuali non gradite.

Violenza psicologica ed economica
La forma di violenza più frequentemente subita dagli uomini resta quella psicologica ed economica. Per esempio, oltre il 50% degli intervistati dichiara di essere stato umiliato per un impiego poco remunerato.
Un aspetto significativo riguarda le minacce trasversali che gli uomini dichiarano di subire e che spesso hanno a che fare con i figli e con l'impedimento a vederli. Anche se in misura minore, gli uomini subiscono anche ricatti sul fatto che la donna possa mettere in atto comportamenti autolesivi o anticonservativi.

Paternità imposta. Un aspetto molto interessante, per quanto ovviamente statisticamente più contenuto, riguarda la percezione che gli uomini hanno della gravidanza della partner quando non cercata.
Più del 10% degli intervistati ha dichiarato di aver vissuto come violenza una paternità imposta o cercata con l'inganno, così come il 9,6% si è sentito succube della scelta della partner di interrompere una gravidanza.

Atti persecutori
Gli atti persecutori, per quanto presenti, non arrivano ai livelli degli altri generi di violenza indagati.
Al di là dei dati statistici, penso sia fondamentale riconoscere che la violenza è tale in sé, e non in base a chi sia l'autore o la vittima.
È necessaria una maturazione culturale, ancora embrionale, perché gli uomini possano far emergere questo mondo sommerso, che provoca danni anche gravi e che necessita della nostra attenzione.

Tutto ciò stimola delle considerazioni per quanto riguarda l'universo femminile.
Nel corso della storia alle donne sono state attribuite caratteristiche svariate, vissute quasi come "naturali", seppur in profonda contraddizione.

La donna è stata alternativamente tentatrice, sottomessa, angelo del focolare, completamente autosufficiente, oggetto e così via. Nella nostra epoca sembra quasi che la donna sia identificata come la "vittima".
Questa ricerca ci mostra che le donne possono anche essere altro, così come lo sono gli uomini.
E cosa dire rispetto agli stereotipi di genere che riguardano gli uomini?

Stereotipi di genere sugli uomini

Essi sono forse ancora più potenti e profondi, perché - se è vero che la realtà dell'uomo sta cambiando - la sua immagine non tiene il passo.

Ci sono uomini violenti e autoritari.
Ci sono anche, però, uomini fragili e di questa fragilità per ora la nostra società sembra non potersi occupare se non in modo caricaturale.

Ci sono uomini teneri, padri presenti come non lo sono stati in altre epoche. Ci sono uomini che non hanno il coraggio di riconoscersi un'identità sfaccettata e che non possono mostrarsi, anche, deboli.

Gli stereotipi di genere sono ancora ben lontani dall'essere superati. Mi pare, nondimeno, che siano ancora lontani anche dall'essere realmente compresi. Una profonda riflessione in tal senso si rende ancor più necessaria in un contesto in cui i gradi di differenza aumentano esponenzialmente nell'incontro con altre culture.

Biografia
  • "Intimate violence", Straus M.A. e Gelles R.J., Simon & Schuster Inc, New York, London, Toronto, Sydney, Tokyo, Singapore, 1988
  • Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile, Pasquale Giuseppe Macrì, Yasmin Abo Loha, Giorgio Gallino, Santiago Gascò, Claudio Manzari, Vincenzo Mastriani, Fabio Nestola, Sara Pezzuolo, Giacomo Rotoli, in "Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza", Vol. VI, nr. 3, settembre-dicembre 2012

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