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Articolo di psicologia: «Depressione clinica, umore triste, infelicità »

La Depressione

Articolo pubblicato il 2 Dicembre 2011.
L'articolo "La Depressione" tratta di: Depressione.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Angela Pascale.

La depressione costituisce uno dei disturbi mentali maggiormente diffusi nella popolazione generale ed è presente in tutte le età, inclusi gli adolescenti e i bambini in età scolare; essa è maggiormente presente nelle donne con un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini.

La depressione profonda o maggiore è un disturbo da incidenza elevata, il tasso di prevalenza nella popolazione americana si attesta intorno al 17%, ed è diagnosticato più spesso nel sesso femminile che in quello maschile, con un rapporto di quasi 2 a 1.
In Italia le cifre parlano di circa 3 milioni di depressi, mentre nel mondo sono più di 160 milioni. Inoltre, dall'8% all’11% degli uomini e dal 18% al 23% delle donne sono stati depressi almeno una volta nella loro vita.
La depressione maggiore è un disturbo più frequente tra le persone appartenenti alle classi socio economiche inferiori.

Tendenzialmente è un disturbo che tende ad essere recidivo, infatti circa l'80% delle persone che hanno avuto un episodio depressivo ne esperisce un altro entro un anno. Inoltre, in circa il 15% dei casi la depressione diventa un disturbo cronico con una durata di oltre due anni.
Nel corso degli ultimi 50 anni l'incidenza della depressione è andata aumentando costantemente mentre si è abbassata l'età di insorgenza.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1990 ha classificato la depressione come la quarta malattia più comune al mondo, destinata a passare al secondo posto nel 2020. La prevalenza della depressione è in forte aumento anche nei paesi del terzo mondo.
Il rischio di ammalarsi di depressione maggiore nel corso della vita viene stimato tra il 9% e il 12% per gli uomini e tra il 20 e il 25% per le donne. La depressione colpisce prevalentemente i giovani ma non risparmia gli anziani.

È importante distinguere tra la tristezza che tutti provano in alcuni periodi della loro vita e la depressione clinica.
Una depressione è una sindrome clinica, che rientra nel quadro dei disturbi dell'umore e che non deve essere confusa con la tristezza, una normale e fisiologica risposta alle difficoltà della vita. È possibile infatti sentirsi talvolta scoraggiati rispetto alle prospettive future, isolati dagli altri e non avere l'energia necessaria per svolgere le normali attività quotidiane.

Segni e sintomi.
Un umore triste e depresso è solo uno dei molti segni e sintomi della depressione clinica: l'apatia, l'ansia, l'irritabilità possono associarsi o sostituirsi alla tristezza e in molti pazienti depressi l'interesse per le cose della vita e la capacità di godere delle comuni gratificazioni risulta fortemente diminuita. Non tutti i pazienti depressi sono tristi e d'altra parte molti pazienti tristi non sono clinicamente depressi.

La vita è fatta di alti e bassi, periodi felici si alternano sempre a periodi neri o di tristezza. Tranne rari casi a nessuno le cose vanno sempre bene. Però mentre le depressioni normali, dopo alcuni giorni, settimane o mesi a seconda dei casi, si risolvono spontaneamente senza bisogno di alcuna terapia, la depressione clinica è uno stato duraturo dell'umore che influenza il sonno, le abitudini alimentari e impedisce a chi ne soffre di provare sensazioni piacevoli.

I soggetti depressi sono portati a trascurare l'igiene e l'aspetto della persona e ad esternare lamentele di tipo ipocondriaco per dolori quasi sempre privi di base somatica. Prevalentemente avviliti, senza più iniziativa e speranza, tendono a rimanere apprensivi, ansiosi e abbattuti la maggior parte del tempo.

Non bisogna confondere, inoltre, un malessere stagionale con la depressione, che è un disturbo molto serio che richiede l'intervento di specialisti. In certi periodi dell'anno può capitare un po' a tutti di sentirsi avviliti, un po' tristi, giù di corda, malinconici senza motivo apparente. All'umore stabile si possono affiancare mancanza di concentrazione e mancanza di interessi, insonnia o al contrario il bisogno di dormire più del solito, calo di energia, perdita dell'appetito, fame incontrollabile.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo passeggero dovuto a periodi di stress o al cambio di stagione. Col sopraggiungere dell'inverno e la diminuzione della luce solare, infatti, si riduce anche l'attività di alcuni neurotrasmettitori, prima di tutto la serotonina, che contribuiscono a regolare il tono dell'umore.

Riferimenti bibliografici
  • Gianni Gargione, Nicola Botta, "Vincere la depressione", Mondo Libri
  • Vittorio Lingiardi, "La personalità e i suoi disturbi", Il Saggiatore
  • Massimo Cuzzolaro, "Anoressie e bulimie", Il Mulino
  • Donald W. Goodwin, Samuel B. Guze, "La diagnosi psichiatrica", Giovanni Fioriti Editore
  • Rosanna Schiralli, "Cercasi genitori disperatamente", Franco Angeli/Le Comete
  • Mariangela Falabella, "ABC della psicopatologia", Edizioni Magi
  • Roberto Tatarelli, "Psichiatria per problemi", Giovanni Fioriti Editore
  • Glen O. Gabbard, "Psichiatria psicodinamica", Raffaello Cortina Editore

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