Articolo pubblicato il 6 Febbraio 2014.
L'articolo "L'importanza di rilassarsi... e di farlo bene" tratta di: Stress.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Valentina Penati.
Sempre più spesso ci capita di dire o di sentir dire che siamo stressati, che non riusciamo a rilassarci, che non riusciamo a godere dei momenti di pausa. Purtroppo è vero.
I ritmi sempre più incalzanti della quotidianità, le sfide che la società e il mondo contemporaneo ci impongono, sono spesso difficili da contrastare. Paradossalmente, anche prendersi un periodo di vacanza non riesce a lenire le ferite emotive che la gestione delle difficoltà della vita ci hanno procurato. Una vacanza è un po' come "staccare la spina" ma quando la spina viene riattaccata ecco che il malessere si ripresenta perché abbiamo solo preso le distanze dal problema, non lo abbiamo risolto. Non solo!
A volte, finiamo col vivere in malo modo i nostri giorni di pausa perché li trascorriamo nell'attesa e nella preoccupazione di quando si ritornerà alla quotidianità.
E quindi come fare per rilassarsi?
Innanzitutto non dobbiamo incorrere nell'errore di pensare al rilassamento come uno spazio e un tempo staccati e decontestualizzati dalla nostra quotidiana routine. Tutt'altro, la capacità di rilassarsi è qualcosa che va integrata nella vita di tutti i giorni, nel lavoro, nella gestione della famiglia etc.
In sintesi si può sostenere che il rilassamento si riferisce a un particolare stato psicofisico, caratterizzato da un lato da modificazioni specifiche dell'attività dell'organismo (la principale è la riduzione della tensione muscolare) e dall'altro da sensazioni psichiche percepite introspettivamente come benessere, serenità e tranquillità.
Imparare a rilassarsi
Chi è muscolarmente rigido non trova in sé le risorse né le potenzialità per poter reagire o mettere in atto comportamenti funzionali al fronteggiamento di una condizione esterna percepita negativamente. Nella trattazione del rilassamento si fa per lo più riferimento a condizioni percepite e vissute da un individuo con disagio. Infatti, le condizioni di benessere e di felicità sono implicitamente correlate a una condizione di rilassatezza. Vediamo quindi come vi sia un continuo riverbero tra corpo ed emozioni, che si influenzano negativamente in maniera reciproca.
Imparare a rilassarsi, a utilizzare delle tecniche di rilassamento in maniera non improvvisata ma guidati da professionisti esperti è dunque uno strumento importante per proporci in modo positivo, aperto e adattivo alla nostra quotidianità.
Notiamo bene: è qualcosa che va imparato, non si improvvisa né bisogna dare per scontato che sia qualcosa che ci riesce spontaneamente.
Se così fosse saremmo tutti tranquilli, non proveremmo disagio e saremmo abilissimi nel gestire tutte le difficoltà che incontriamo.
Rilassarsi non è leggere un buon libro, fare una passeggiata o andare a correre. O meglio non è solo questo.
Rilassarsi è un lavoro che impegna sia il corpo che le emozioni, e passa attraverso l'acquisizione della consapevolezza dei nostri stati interiori e delle tensioni che a livello muscolare ne sono lo specchio.
Mi pare onesto dire che imparare a rilassarsi non cambia la vita, non ci fa guadagnare più soldi, non cura gli attacchi di panico né ci fa certamente trovare un fidanzato o vincere una medaglia alle Olimpiadi. Tuttavia, può essere di grande aiuto nel predisporre il nostro corpo, la nostra mente, le nostre emozioni e i pensieri ad affrontare con consapevolezza, tranquillità e lucidità le sfide più o meno grandi che la vita ci impone.
Il rilassamento in sé e per sé non guarisce, ciò che è di sicura utilità è imparare a mettersi in una condizione di rilassatezza psicofisica in modo da poter lavorare sul proprio mondo interiore e di gestire la propria quotidianità con tonalità emotive meno connotate da un punto di vista ansioso.