Home / Italia / Dottssa Lina Robertiello / Articolo Psicologo

Articolo di psicologia: «Educazione dei figli: bambini e malattia»

Mamma perché mi ammalo?

Articolo pubblicato il 24 Ottobre 2016.
L'articolo "Mamma perché mi ammalo?" tratta di: Educazione dei Figli.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Lina Robertiello.

Di frequente i bambini pongono ai genitori domande sul perché ci si ammala. È importante per un genitore capire che cosa c'è dietro a ogni domanda che pone il proprio bambino: potrebbe semplicemente aver voglia di migliorare le sue conoscenze oppure chiedere informazioni su cose che lo turbano da vicino.

All'età di cinque - sei anni sono pochi i bambini che comprendono l'origine delle diverse malattie; a quattro - cinque anni possono essere in grado di capire che le persone sentono qualche volta dolore.

Il genitore, parlando dell'utilità del dolore, aiuta il bambino a localizzarlo, a riconoscerlo e controllarlo.
Va sottolineato che la causa del dolore sono le cure, non la malattia: per il bambino è frequente scambiarle ed è per questo che può non essere d'accordo quando cerchiamo di curarlo. Quando decide di farsi curare non dipende dal fatto che comprende il significato delle cure, ma dal suo fidarsi di voi.

L'idea che il bambino si fa del medico dipende dall'età e dal suo livello di sviluppo. Se il medico è in grado di stabilire una relazione di calore con il suo piccolo paziente, la paura del dolore diventa secondaria.
Il gioco può essere uno strumento utile per attenuare la paura del bambino. Ad esempio, attraverso il gioco del dottore il bambino drammatizza ciò che lo preoccupa, aiutandolo a rendere normale la malattia.

Nel rispondere alle domande del bambino sul perché ci si ammala, il genitore deve trasmettergli che ha il controllo sulla situazione, in modo da non dover vivere le cure come una forma di violenza. Dobbiamo essere fermi, tolleranti e con un tocco di fantasia. Cure dolorose ma somministrate con fermezza, dolcezza, posso risultare meno traumatizzanti. Quello che recepisce il bambino è che gli vogliamo bene e che ci stiamo occupando di lui.

Un altro gioco che può aiutare è quello del cronometro, che permettette di misurare, ad esempio, quanto dura la somministrazione di una iniezione, di una medicina.
Se il bambino presenta una malattia cronica è utile responsabilizzarlo.

Un semplice gioco sul dolore può essere, infine, quello di chiedere al bambino dove ha dolore. Con le mani potete "portare via" quel dolore e metterlo nel vostro corpo. Chiedetegli poi se è ancora presente: se risponde di si, chiedetegli di ridarvelo. Attraverso questo gioco il bambino tiene sotto controllo le sue sensazioni.

Per approfondire

Rendi più visibile il tuo Studio in Internet
ricevi contatti mirati in base alle tue competenze

Area Professionisti:

Contatta la Redazione: 0547.28909
tutte le mattine dal lunedì al venerdì 9:00-13:30