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Articolo di psicologia: «Affrontare gli attacchi di panico»

Attacchi di panico: come, dove e perché?

Articolo pubblicato il 13 Giugno 2017.
L'articolo "Attacchi di panico: come, dove e perché?" tratta di: Attacchi di Panico.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Valentina Moneta.

L'attacco di panico
"Chi viene a cercare aiuto da noi, soffre in qualche misura del suo rapporto col mondo"
(Watzlavick)

L'attacco di panico è un'esperienza che solo chi l'ha sperimentata può veramente descrivere.

Come?
In quei secondi, minuti, momenti, la persona prova una serie di sensazioni corporee e psicologiche che lasciano "senza fiato" e spaventano molto, tanto da far pensare, a volte, al peggio.
I sintomi possono essere svariati: palpitazioni, sudorazione, tremori, fastidio al petto, difficoltà a respirare, sensazione di nausea o sbandamento, torpori, paura di impazzire o addirittura di morire. Ma non solo.
L'attacco di panico travolge letteralmente la persona e le può causare paura di affrontare la vita quotidiana, perché la sensazione d'ansia e di paura può continuare anche quando la crisi vera e propria è trascorsa.

Dove?
Un attacco di panico può presentarsi in varie circostanze e momenti di vita, cosa da renderlo davvero imprevedibile e spaventare molto la persona che ne soffre.

Perché?
Numerosi possono essere i motivi che innescano un attacco di panico e in generale le situazioni in cui si sperimenta ansia. Molto spesso le persone non ne sono consapevoli, non avvertono particolari problemi nella loro vita quotidiana e sentono l'attacco di panico come un qualcosa di sconosciuto ed inspiegabile.
Altre volte, invece, è possibile che la persona abbia le idee più chiare e colleghi lei stessa l'attacco di panico ad un momento di vita difficile, che sta vivendo con fatica. Si può trattare ad esempio di un lutto, una separazione, una difficoltà al lavoro o in coppia, una fase delicata in famiglia o altro ancora.

In tutti questi casi, sia che l'attacco di panico sembri giustificato, sia che non lo sembri, può essere utile rivolgersi ad uno Psicologo che aiuti a fare chiarezza e a "sciogliere" il nodo conflittuale che comporta un attacco di panico. Nel mio lavoro, in casi di attacchi di panico, concentro la mia attenzione su tematiche che possono essere collegate al caso specifico. Ad esempio, focalizzo il lavoro col cliente sul tema della "dipendenza" e dei legami che creano "vincoli forti", cercando di approfondire gli aspetti relazionali e il funzionamento di questa persona con le persone a lei vicine.

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