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Articolo di psicologia: «Comportamento assertivo»

Se divento assertivo... cosa ci guadagno?

Articolo pubblicato il 16 Luglio 2012.
L'articolo "Se divento assertivo... cosa ci guadagno?" tratta di: Assertività e Terapia Cognitivo Comportamentale.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Vera Blasutti.

Il comportamento assertivo, per essere appreso, richiede tempo ed esercizio... Quindi perché una persona dovrebbe fare questo sforzo?
Cosa ci guadagna?

Innanzi tutto partiamo dal definire il comportamento assertivo.
«L'assertività è la manifestazione più immediata e diretta possibile di emozioni, sentimenti, esigenze e convinzioni personali ma bilanciando, a seconda delle circostanze, sia l'aggressività sia la passività, in modo da ottenere il miglior vantaggio per se stessi, sia nel breve che nel lungo termine». (Giannantonio M., "Mi vado bene?", edizioni Erickson)

Si tratta quindi di una gamma di abilità complesse che coinvolgono:

  • la conoscenza di sé,
  • l'ascolto delle proprie emozioni,
  • la voglia e la capacità di mostrare se stessi e di entrare in relazione con l'altro in modo rispettoso.

Essere assertivi è una scelta che si ripercuote in un miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali, in una maggiore autostima e autoefficacia, e permette alle emozioni di essere riconosciute e canalizzate, invece che represse (passività) o scagliate addosso all'altro (aggressività).

È una modalità che permette di comunicare da adulto ad adulto, evitando di agire in automatico spinti da emotività momentanee e spesso distruttive, e di raggiungere i propri obiettivi.

È un'abilità molto utile nelle interazioni sociali quotidiane, in ambito professionale e in tutti i contesti di relazione. Questa abilità è riconosciuta come fondamentale anche dagli studi scientifici dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che attribuiscono sempre maggiore importanza all'acquisizione e al potenziamento delle "life skills" - e cioè "competenze per la vita" - che comprendono:

  • autocoscienza,
  • gestione delle emozioni,
  • gestione dello stress,
  • senso critico,
  • capacità di prendere decisioni - decision making,
  • capacità di risolvere i problemi - problem solving,
  • creatività,
  • comunicazione efficace,
  • empatia,
  • abilità/capacità - skills - per le relazioni interpersonali.

Le life skills sono abilità e competenze personali e relazionali «che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana».

Cosa significa nel concreto comportarsi in modo assertivo?

Sviluppare il comportamento assertivo vuol dire essere in grado di:

  • Essere in contatto con le proprie emozioni e i propri obiettivi comunicativi.
    Esempio: siccome sono molto legata alla mia amica Cinzia, ma oggi sono arrabbiata con lei perché mi ha dato buca al nostro appuntamento, la chiamo per capire cosa le è successo e le dico che mi è molto dispiaciuto non vederla, perché ci tenevo a stare con lei.
    Se invece mi faccio trascinare dalle emozioni senza distinguerle, seguo solo la rabbia e non vedo il dispiacere, e rischio di dire cose molto cattive alla mia amica, senza darle il beneficio del dubbio, compromettendo la nostra amicizia. Ho ottenuto il mio scopo?
  • Iniziare una conversazione con un estraneo...
    Quante volte, trovandoci in una situazione sociale, ci siamo sentiti a disagio perché non conoscevamo nessuno e non sapevamo che dire o che fare?
  • Esprimere esigenze, desideri ed emozioni...
    Quante volte ci capita di mettere da parte i nostri bisogni privilegiando quelli altrui, subendo lo strascico di emozioni negative?
    Quanto spesso ci capita di non riuscire a condividere un'emozione positiva o negativa con le persone a noi vicine?
  • Dire di NO...
    Quanto spesso per "quieto vivere" diciamo quando vorremmo dire NO... e poi ci arrabbiamo con noi stessi?
  • Fare/ricevere complimenti...
    Vi sarà capitato di sentirvi in imbarazzo di fronte a un complimento magari sminuendovi, oppure di non riuscire a dire a una persona per voi importante: «oggi sono stata bene in tua compagnia»...
  • Fare critiche e osservazioni...
    Non è facile fare una critica senza squalificare l'altro né diventare aggressivi, e spesso finiamo per tacere completamente...
  • Gestire le critiche e le osservazioni...
    Qual è il segreto per non andare subito sulla difensiva e capire il vero senso di una critica?
    È importante riuscire a distinguere tra critica costruttiva e manipolativa, e comportarsi di conseguenza...

Quando non riusciamo a mettere in atto uno o più dei comportamenti sopra descritti... è un problema!

Accumuliamo stress, frustrazioni, disagio, ci sentiamo inadeguati, e questo incide sulla nostra autostima e sul nostro umore.
Imparare l'assertività vuol quindi dire stare a contatto col proprio sentire e con quello altrui, per collaborare verso una comunicazione costruttiva anziché distruttiva, svalutante o fatta di tanti non detti.

Come si diventa assertivi?

Come qualunque altro comportamento, quello assertivo può essere appreso attraverso un training, in particolare il Training di Assertività: un percorso di apprendimento-allenamento che nasce all'interno della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale con l'obiettivo di incrementare e padroneggiare gradualmente le abilità comunicative personali.

Letture consigliate
  • Cavazza N., "Comunicazione e persuasione", Il Mulino, Bologna, 1997
  • Chabot D., "Come coltivare reazioni emotive intelligenti", Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2003
  • De Saint Mars D., illustrazioni di Bloch S., "Per imparare a dire no", Emme Edizioni, San Dorligo della Valle, 2001
  • Giannantonio M., "Mi vado bene? Autostima e assertività", Centro Studi Erickson, Trento, 2010
  • Giusti E., Testi A., "L'assertività. Vincere quasi sempre con le 3 A", Sovera Edizioni, Roma, 2006
  • Goleman D., "Intelligenza emotiva", BUR, Milano, 1999
  • Meazzini P., "L'insegnate di qualità", Giunti, Firenze, 2000
  • Pacori M., "I segreti del linguaggio del corpo", Sperling&Kupfer, Milano, 2010
  • Rolla E., "Piacersi non piacere", SEI Editrice, Torino, 2001
  • Sclavi M., "Arte di ascoltare e mondi possibili", Le Vespe, Milano, 2000

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