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Articolo di psicologia: «Alimentazione e Obesità: Movimento e Benessere Psicologico»

La Dieta anti-dieta

Articolo pubblicato il 8 Giugno 2015.
L'articolo "La Dieta anti-dieta" tratta di: Benessere Psicologico e Movimento e Obesità.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Annalisa Poiana Mosolo.

Se è da molto tempo che state cercando di dimagrire, alternando fasi più o meno lunghe in cui state a dieta e perdete perso ad altre in cui riprendete i chili persi, è proprio arrivato il momento di effettuare una "disintossicazione psicologica" dalle diete (di qualsiasi tipo).

Non esiste infatti regime dietetico che, basandosi sul conteggio delle calorie, vi consenta di raggiungere il vostro peso forma e di mantenerlo stabile nel tempo. Perciò, per un attimo, dimenticatevi dell'esistenza delle calorie (all'inizio vi potrà risultare molto difficile) e iniziate a concentrarvi su cosa vi piacerebbe mangiare domani. Lo state facendo? Molto bene!

Continuate a chiedervi quali cibi mangereste a colazione, pranzo e cena se non foste condizionati dall'idea di dover perdere peso prima che arrivi l'Estate. Proseguendo nella lettura di questo articolo, continuate a liberare le vostre fantasie sui cibi più stuzzicanti e gustosi...
La disintossicazione è appena iniziata!

Strategie per tornare in forma

Mentre continuate a pensare a ciò che vi piacerebbe mangiare, vi proporrò alcune semplici strategie per tornare in forma senza seguire una dieta.
La mia "non dieta" è composta da 5 ingredienti fondamentali:

1. Tempo
Per avere un corpo tonico e asciutto occorre tempo, per cui il mio primo suggerimento è: "Non abbiate fretta di dimagrire!".
Più il dimagrimento è lento e più si manterrà a lungo.

Se avete urgenza di perdere peso, rischiate di restare intrappolati in una delle tante diete lampo presenti sul mercato.
In seguito all'insuccesso di ogni tentativo dietetico, dimagrire diventerà non solo più difficile, ma anche più frustrante. Per rimettersi in forma il prima possibile è quindi necessario procedere molto lentamente.

2. Cibo
Per mettersi in moto, l'organismo necessita di un'adeguata quantità di carburante (pari al proprio fabbisogno energetico): solo in questo modo il nostro corpo inizierà a bruciare energia.
Le diete tradizionali prevedono invece l'assunzione di un introito calorico inferiore al fabbisogno energetico individuale. Ma che cosa accade nel nostro corpo quando iniziamo una dieta ipocalorica?

Forse non tutti sanno che la fame è un riflesso primordiale che accomuna l'uomo moderno a quello presente sulla Terra migliaia di anni fa, quando la disponibilità di cibo era molto inferiore a quella di oggi ed era necessario accantonare riserve per riuscire sopravvivere.

La memoria di questa fame è ben impressa nel nostro corpo, tant'è che una fase di ridotto introito energetico (attraverso una dieta ipocalorica) o di digiuno, determina immediatamente l'attivazione di questo riflesso primordiale, che spinge l'organismo all'accumulo del grasso di scorta.

Questo significa che l'evoluzione ci vuole perennemente affamati per preservarci dalla possibile mancanza di risorse alimentari.
Per cui è solo dando al nostro corpo il segnale che ci stiamo alimentando correttamente che la fame si può attenuare.

3. Movimento
Affinché l'attivazione al consumo sia massima, è necessario non solo scegliere bene che cosa mangiare, ma anche fare movimento.
Muoversi tutti i giorni, anche solo semplicemente camminando per più di mezz'ora al giorno, accelera il nostro metabolismo e consente ai muscoli di consumare più energia (anche a riposo!).

Più l'attività sarà piacevole e facile da compiere, maggiori saranno le probabilità che il movimento entri a far parte delle proprie abitudini di vita; con enormi benefici sia fisici sia psicologici di cui non si potrà più fare a meno una volta iniziato.
Il nostro corpo è fatto per muoversi e non aspetta altro.

4. Piacere
Stare a dieta per tutta la vita è impensabile: prima o poi, che lo vogliate oppure no, finirete per riprendere a mangiare come prima (o addirittura più di prima).
Il segreto per riuscire a gestire il piacere legato al cibo è perciò imparare a concederselo per sapervi rinunciare.

I divieti troppo rigidi sono fatti apposta per essere trasgrediti, perciò meglio evitarli. Come sosteneva Oscar Wilde: possiamo resistere a tutto, tranne che alle tentazioni.

5. Regolarità
A parità di calorie ingerite, è stato dimostrato che gli effetti sull'ingrassamento sono completamente diversi se ci si alimenta a intervalli regolari di tempo (rispettando i 3 pasti principali) o se si mangia al di fuori dei pasti. Alimentarsi in 3 momenti specifici della giornata rappresenta una buona abitudine che facilita il processo di dimagrimento e il recupero della forma fisica.

Mangiare con regolarità ai pasti; evitare i fuori pasto e i periodi prolungati di digiuno; concedersi il piacere del cibo (prima di tutto mentalmente); fare attività fisica in maniera regolare e darsi il tempo necessario per acquisire nuove abitudini alimentari costituiscono le basi per la costruzione di un rapporto più naturale e maggiormente equilibrato con l'alimentazione.

Per tornare in forma non fatevi condizionare dalle diete alla moda.
Le mode cambiano ogni giorno, il nuovo stile di vita durerà per sempre.

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