Articolo pubblicato il 17 Ottobre 2019.
L'articolo "Una tecnica di rilassamento: il training autogeno" tratta di: Tecniche di Rilassamento e Training Autogeno.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Valentina Moneta.
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento il cui inventore è J. Schultz, un medico berlinese che nei primi del 1900 ideò una pratica utile per molteplici situazioni.
Risulta particolarmente efficace perché coinvolge alcune aree cerebrali, le stesse implicate nella fase di addormentamento e del sonno. Numerose ricerche scientifiche dimostrano i benefici di questa tecnica di rilassamento.
Il training autogeno è composto da 6 esercizi (pesantezza, calore, cuore, respiro, plesso solare e fronte fresca) che ci insegnano come rilassare il nostro corpo e liberare la nostra mente.
Gli esercizi vengono svolti sul tappetino durante l'apprendimento, ma poi possono essere svolti davvero ovunque: sul proprio letto, sulla sedia in ufficio, in autobus, sulla poltrona, ecc.
Nei gruppi di training autogeno le persone imparano a prendersi cura di sé e riescono a raggiungere una nuova conoscenza del proprio corpo, in equilibrio con la propria mente.
La tecnica è efficace per prevenire e risolvere situazioni e difficoltà legate a:
Il primo beneficio è sicuramente una sensazione di benessere diffuso e rilassamento muscolare.
Con il tempo (e l'allenamento a casa!) si ottengono numerosi benefici, legati alla problematica (ansia, stress, disturbi, ecc) e si impara a gestire i pensieri in modo più funzionale.
Spesso durante la giornata siamo abituati a tenere tutto sotto controllo, a rispettare ritmi e tempi, a riflettere e restare attenti. Con il training autogeno si impara ad essere "spettatori passivi" della propria mente e del proprio corpo, ottenendo in cambio benefici legati ad entrambe le sfere (mentale e corporea).
Il training autogeno è una tecnica del tutto occidentale e questo vuol dire che è stata inventata per essere applicata su di noi, che abbiamo un approccio alla vita molto diverso dagli orientali, soprattutto se pensiamo a come consideriamo mente e corpo.
Questo non vuol dire che le pratiche orientali (yoga, meditazione, etc.) siano meno efficaci del training autogeno! Semplicemente partono da premesse differenti! Nella mia pratica clinica, all'interno di seminari di gruppo, spesso propongo esercizi esperienziali di training autogeno abbinati allo yoga e alla medicina tradizionale cinese, in collaborazione con una collega che si occupa di queste pratiche.