Articolo pubblicato il 10 Febbraio 2014.
L'articolo "Curare l'insonnia con il training autogeno" tratta di: Disturbi del Sonno, Insonnia e Training Autogeno.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Maria Teresa Maiocchi.
È difficile individuare con precisione la causa di un'insonnia, infatti il più delle volte è determinata da fattori multipli sia di natura psichica che somatica.
Si parla di insonnia sintomatica quando questa si manifesta in conseguenza ad un disturbo organico (ipertensione, ipertiroidismo, arteriosclerosi, riduzione ormonale, patologie respiratorie) che tende a scomparire con la cura del disturbo organico.
La forma più diffusa è quella denominata insonnia funzionale o primaria, in cui non sono rintracciabili cause di natura organica, né oggettive cause esterne disturbanti. Nell'insonnia funzionale la difficoltà di addormentamento e/o i frequenti risvegli si manifestano senza apparente motivo, più spesso in concomitanza con particolari eventi della vita che producono particolare tensione fisica e mentale.
Possono essere presenti conflitti emotivi latenti o timori rispetto ad eventi futuri preoccupanti, o ancora pensieri ricorsivi su eventi passati o scelte da compiere. Il disturbo tende a cronicizzare, in quanto si stabilizza un circolo vizioso provocato dall'ansia da approccio al sonno (ansia anticipatoria) e difficoltà durante la giornata per una diminuzione dell'energia, dell'attenzione, della motivazione alla relazione sia lavorativa che affettiva.
Il TA (Trainig Autogeno) è un metodo molto efficace per contrastare l'insonnia sintomatica, l'insonnia funzionale e l'insonnia dovuta a fattori psicologici.
Nell'insonnia sintomatica rappresenta un valido supporto alla terapia farmacologica prescritta per la cura del disturbo organico diagnosticato.
Nell'insonnia funzionale è considerato lo strumento elettivo per raggiungere lo stato di profondo rilassamento necessario ad immettersi nel sonno e mantenerlo durante la notte.
Nell'insonnia dovuta a fattori psicologici è un utile complemento ad un percorso psicologico che consenta di fare emergere le cause di un disagio o di un conflitto psichico.
I tempi di risoluzione dipendono da alcuni fattori importanti:
Il passaggio dallo stato di veglia al sonno profondo avviene attraverso fasi intermedie di pre-sonno caratterizzate da un progressivo rallentamento delle onde cerebrali che introducono ad un sonno leggero prima di entrare nel sonno profondo. Durante la distensione autogena provocata dal TA avvengono delle modificazioni fisiologiche del tutto simili a quelle che avvengono nelle fasi del pre-sonno e del sonno leggero: infatti si ha una diminuzione del tono muscolare, una diminuzione del ritmo cardiaco e respiratorio ed un rallentamento delle onde cerebrali.
L'allenamento continuo consente di alleggerire progressivamente le tensioni e le preoccupazioni, immettendo in uno stato di calma e tranquillità e facilitare l'ingresso naturale nel sonno.
Inoltre è possibile definire proponimenti individuali specifici per l'addormentamento, che serviranno a rafforzare gli esercizi di TA di base.
È bene iniziare il TA nelle fasi iniziali del disturbo per due motivi principali: