Questo disturbo, spesso indicato con la sigla inglese ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), non va confuso con una normale vivacità o una leggera disattenzione.
Si manifesta in genere intorno ai 7 anni con impulsività, costante disattenzione e iperattività, sia in casa che in altri contesti.
Le persone con questo disturbo si distraggono molto facilmente, non riescono a stare calme, a concentrarsi su una cosa ed evitano compiti impegnativi. I bambini non riescono a fermarsi a guardare un cartone animato o ascoltare una fiaba, gli adolescenti sono spesso nervosi e irrequieti, gli adulti fanno fatica a lavorare e spesso sembrano sotto pressione.
Dati statistici sul Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività.
I dati statistici sono variabili, ma si può dire che il disturbo colpisce in genere in età scolare con una media di 1/3% ed è più diffuso fra i maschi.
Anche sulle cause ci sono pareri discordanti.
Possono influire: l'esposizione a sostanze tossiche per il cervello (ad es. piombo), infezioni del sistema nervoso (ad es. encefalite), la presenza di un Ritardo Mentale, l'uso di farmaci (ad esempio medicine per l'asma o le malattie dei bronchi), alcool e tabacco da parte della madre in gravidanza.
Inoltre possono entrare in gioco fattori psicologici, se ad esempio un bambino è stato maltrattato, è stato abbandonato o è passato da una famiglia adottiva a un'altra. I fattori ambientali, (vivere in un clima frustrante, sperimentare insuccessi a livello scolastico o con gli altri bambini) sembrano aggravare la sistuazione e portare ad altri disturbi comportamentali.
Qualche esperto ha, inoltre, ipotizzato che anche lo stile di vita del bambino possa aggravare questa condizione, in particolare se il bambino non socializza, non gioca con altri bambini e non conduce una vita all'aria aperta, ma piuttosto trascorre molto del suo tempo davanti alla tv.
Chi soffre di questo disturbo commette errori di disattenzione, è disordinato, non riesce a partecipare alle attività di gruppo, eseguire ordini e/o soddisfare le richieste degli altri.
I bambini possono presentare questi sintomi:
Gli adulti sono nervosi, spesso invadenti, inopportuni e a volte possono assumere atteggiamenti pericolosi (ad es. alla guida).
Tendono a lavorare in maniera disordinata, a dimenticare anche le cose importanti, possono inziare una cosa e non finirla, perdere o danneggiare gli oggetti; non riescono ad eseguire ordini e lavori soprattutto se richiedono concentrazione.
Il disturbo è di 3 tipi: Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Combinato, con disattenzione e iperattività allo stesso livello; Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività con disattenzione predominante; Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività con iperattività/impulsività predominante.
CAS Cognitive Assessment System, Brown ADD Scales Brown Attention-Deficit Disorder Scales, CRS-R Conners' Rating Scales-Revised, KIWI Kit Iperattività Valutazione e Intervento.
"Il bambino iperattivo e disattento. Come riconoscerlo ed intervenire per aiutarlo", Corbo S., Marolla F., Sarno V., Torrioli M.G., Vernacotola S., Franco Angeli, 2009
"Un bambino maleducato. Il bambino disattento chiede la nostra attenzione", Parsi M.R., Toro M.B., Cantelmi T., Salani Editore, 2007
"La sindrome di Pierino. Il controllo dell'iperattività", Fedeli D., Giunti O.S., 2006
"Bambini che fanno i capricci", Ray L., O'Hanlon B., Tea Editore, 2004
"Facciamo il punto su... L'iperattività", Ianed D., Marzocchi G.M., Sanna G., Erickson, 2009