Si parla di Disturbo da Movimenti Stereotipati quando un bambino ripete gli stessi movimenti senza un preciso scopo fino a provocare danni a se stesso.
Possono essere graffi, contusioni, fino a lesioni più gravi e traumi. Chi ne è affetto tende, infatti, a darsi morsi, pizzichi, sbattere la testa, le mani o le dita, ma può anche colpirsi con degli oggetti provocando danni più seri.
Nei casi di comportamento autolesivo più gravi le persone possono procurarsi ferite profonde, che a loro volta causano infezioni, traumi ossei e, se si colpiscono sugli occhi, anche il distacco della retina, fino alla cecità.
Per parlare di disturbo questi episodi devono verificarsi spesso e per oltre un mese. Il disturbo è frequente nelle persone con Ritardo Mentale.
Dati statistici sul Disturbo da Movimenti Stereotipati. Non si hanno dati generali sulle percentuali del disturbo.
Nelle persone affette da Ritardo Mentale colpisce fino al 3% dei bambini e il 25% degli adulti gravi o gravissimi.
Sulle cause ci sono opinioni differenti.
Nelle persone che non riescono ad esprimersi, il disturbo è spesso effetto di un altro disturbo o dolore fisico. Ad esempio, una persona con Ritardo Mentale grave (oppure con Autismo o sindrome di Lesch-Nyhan) può sbattere la testa contro il muro per manifestare un dolore o un forte disagio fisico.
Le persone con Disturbo da Movimenti Stereotipati spesso mostrano ferite, cicatrici, irritazioni cutanee, calli, sanguinamenti e/o infezioni, fratture o deformazioni ossee.
In genere presentano questi sintomi:
Il Disturbo da Movimenti Stereotipati nei casi più gravi (e pericolosi) può essere con Comportamento Autolesivo.
ADI-R Autism Diagnostic Interview Revised; Favole della Düss; CRS-R Conners' Rating Scales-Revised.
"Autolesionismo. Come smettere di farsi del male", Claes L., Vandereycken W., Baldini Castoldi, 2009
"I no che aiutano a crescere", Phillips A., Feltrinelli, 2003
"Manuale di psicopatologia dell'infanzia", Ammaniti M., Raffaello Cortina Editore, 2001