Si parla di Disturbo Schizoide di Personalità quando una persona vive le relazioni con gli altri con grande distacco emotivo e sfugge all'intimità dei contatti anche all'interno delle relazioni familiari. Le persone con questo disturbo preferiscono stare da sole, non sono espressive né interessate allo scambio di emozioni, alle relazioni affettive e al sesso. Spesso conducono una vita molto ritirata e non si sposano, scelgono un lavoro che non presuppone il contatto con gli altri.
Sembra non vogliano provare o ricercare il piacere, preferiscono attività meccaniche piuttosto che fare esperienze che coinvolgono i cinque sensi o che possono essere emozionanti, come ad esempio immergersi in natura per osservare un tramonto.
Questo modo di percepire se stessi, gli altri e la realtà – anomalo rispetto alla cultura e alle abitudini sociali – causa un profondo disagio personale e nelle relazioni con gli altri.
La persona che soffre di Disturbo Schizoide di Personalità appare fredda, distaccata, come se non avesse desideri. Per questo risulta difficile da parte delle altre persone instaurare un legame con lei.
Dati statistici sul Disturbo Schizoide di Personalità. Non ci sono dati precisi sul Disturbo Schizoide di Personalità, sappiamo però che si manifesta raramente e in genere fra i giovani adulti.
Non disponiamo di teorie precise sulle cause, ma è stata riscontrata una certa familiarità. Il Disturbo Schizoide di Personalità, infatti, sembra essere più frequente fra i parenti di persone affette da Schizofrenia o da Disturbo Schizotipico di Personalità.
Il Disturbo in genere si può manifestare con queste caratteristiche:
TAT Test di Appercezione Tematica, SCID-I Structured Clinical Interview for DSM-I, MCMI-III Millon Clinical Multiaxial Inventory-III.
"La personalità e i suoi disturbi. Un'introduzione", Lingiardi V., Il Saggiatore, 2001
"Disturbi di personalità. Identità e conflitti in una società in trasformazione", Biondi M., Loriedo C., Franco Angeli, 2011
"I disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti", Kernberg P.F., Weiner A.S., Bardenstein K.K., Fioriti, 2001